-
1
-
Lecture1.1
-
-
Sezione 1 2
-
Sezione 2 7
-
Lecture3.1
-
Lecture3.2
-
Lecture3.3
-
Lecture3.4
-
Lecture3.5
-
Lecture3.6
-
Lecture3.7
-
-
Sezione 3 6
-
Lecture4.1
-
Lecture4.2
-
Lecture4.3
-
Lecture4.4
-
Lecture4.5
-
Quiz4.1
-
II codice
A partire dal quadro generale d’insieme delineato attraverso l’analisi delle regole di base, vediamo ora quali sono le modalità di trasmissione dell’informazione sull’accessibilità attraverso l’analisi di alcuni elementi teorici.Troverai successivamente, nella sezione 3 del modulo, l’analisi di alcuni casi reali.
In generale possiamo affermare che le informazioni sull’accessibilità sono generalmente realizzate utilizzando:
- simboli grafici;
- simboli grafici e testi di supporto;
- documenti di varia natura diversi dai simboli quali, ad esempio: testi descrittivi, documenti video, audio descrizioni.
Analizziamo, a seguire, le tre diverse modalità, senza dimenticare un’analisi contestuale degli elementi di base espressi nella precedente unità.
Simboli grafici
Il video che ti proponiamo è pubblicato da TEDEd, ha una durata di circa 4 minuti, è in lingua inglese ed è dotato di sottotitoli. Il titolo del video è: What does this symbol actually mean? Puoi visionare il video quando meglio credi, prima o dopo la lettura del testo. Ti invitiamo a leggere anche alcuni dei commenti al video.
A titolo di esempio ne abbiamo scelto uno:
“I used accessible facilities at the end of my pregnancy. I just wish I could have used disabled parking as well, because carrying groceries in the weeks before giving birth isn’t easy at all. They should really introduce a temporary disability card for women in their third trimester.”
I pittogrammi sono immagini stilizzate che rappresentano, per analogia visiva, oggetti o concetti. Si tratta di una delle forme più antiche di comunicazione scritta. I suoi utilizzi sono molteplici: negli ultimi anni la pittografia è stata ampiamente utilizzata nel contesto della comunicazione digitale in quanto portatrice di funzioni di sintesi e di immediatezza comunicativa innegabili; è lo strumento d’elezione nella segnaletica stradale ed è ampiamente utilizzata nell’adattamento di testi per persone che hanno difficoltà nel campo della comunicazione funzionale. Senza poter in questo contesto entrare nel dettaglio del tema, ti proponiamo l’analisi di alcuni degli elementi di forza e di debolezza di questo tipo di strumento che gioca, nel contesto comunicativo dell’accessibilità, un ruolo rilevante.
I principali punti di forza dello strumento sono nella sua capacità di attrarre l’attenzione e nella sua potenzialità di annullamento della barriera linguistica. Potremmo aggiungere a questi due elementi la facilità di decodifica, ma questo elemento, che può apparire a prima vista una potenzialità, rivela, a un’analisi più approfondita, il principale elemento di debolezza dello strumento. La facilità di decodifica è infatti strettamente connessa alla riconoscibilità del simbolo: il simbolo grafico può vivere di vita propria soltanto laddove è universalmente riconosciuto e trasmette, in quanto tale, un’informazione univoca. In molti casi, in mancanza di un chiaro corrispettivo di approfondimento, l’utilizzo del simbolo non consente all’utente una decodifica corretta.
Fra i simboli grafici che più rappresentano il tema dell’accessibilità delle strutture e dei servizi, non solo in ambito turistico, c’è certamente il simbolo ISA (International Symbol of Access). Il simbolo è conosciuto e utilizzato a livello internazionale e ha la funzione di informare sulla presenza di “accessible facilities” quali ad esempio: posti a sedere e parcheggi riservati, servizi igienici con caratteristiche di accessibilità, stanze d’albergo con servizi e dimensioni adeguate all’accesso di persone con mobilità ridotta. Il simbolo è riconosciuto a livello internazionale, ed è utilizzato per identificare, contrassegnare o indicare edifici e strutture accessibili e fruibili da tutte le persone la cui mobilità è limitata, primi fra tutti gli utenti su sedie a rotelle. Viene utilizzato sulla base di un’autodichiarazione che dovrebbe essere in linea con la normativa nazionale di riferimento.
Nota: per approfondire ti suggeriamo di visitare il sito di RI Global: un’organizzazione di livello internazionale per i diritti delle persone con disabilità. RI Global fu, nei primi anni sessanta, l’organizzazione promotrice del simbolo ISA. Se possiamo affermare che il simbolo ISA è una certezza, dobbiamo d’altro canto riconoscere che, nel suo complesso, il quadro di riferimento non è così semplice e chiaro. L’universo della disabilità e del bisogno speciale è molto più vasto e diversificato di quanto il simbolo ISA, nella sua immediatezza comunicativa, possa evocare. Questo limite ha generato, nel tempo, una quantità di simboli grafici diversi in un tentativo, più o meno riuscito, di rappresentare in modo univoco e immediato l’universo di diversità di cui le persone con disabilità e bisogni speciali sono portatrici: per comprendere meglio ti suggeriamo di esplorare i link che seguono: Francia, Fiandre, Danimarca, Portogallo.
Nota: per una pausa di relax, ti suggeriamo di esplorare le opere di Outmane Amahou e prova a individuare i pittori che rappresentano nei pittogrammi dell’artista francese le diverse correnti pittoriche. Se preferisci lo sport puoi provare a decodificare i simboli che furono utilizzati per rappresentare le diverse discipline sportive nell’edizione 2016 dei giochi olimpici di Rio de Janeiro.
Simboli e testo di supporto
Come abbiamo accennato nella sezione precedente, in molti casi, in mancanza di un chiaro corrispettivo di approfondimento, l’utilizzo del simbolo non consente all’utente una decodifica corretta ed esaustiva dell’informazione. Nel tentativo di superare questo limite e con l’obiettivo di trasmettere le informazioni riguardanti l’accessibilità delle strutture, dei servizi e dei prodotti turistici in un fluire di informazione inclusivo, alcuni operatori hanno sviluppato strategie comunicative diverse che superano in parte o in toto l’utilizzo della simbologia grafica. Il superamento parziale del limite avviene quando il simbolo viene correlato di descrizioni testuali che forniscono informazioni aggiuntive o di rinforzo del messaggio espresso dal simbolo grafico. In altri casi, il simbolo è invece del tutto superato e viene utilizzato un mix di strumenti: in questi casi l’informazione sull’accessibilità viene in genere inclusa “naturalmente” in un piano di comunicazione complessivo che informa e narra il prodotto o il servizio accessibile al pari di ogni altro tipo di servizio e prodotto.
Mix di codici
Come abbiamo anticipato, in alcuni casi la simbologia grafica è del tutto superata e la descrizione delle caratteristiche della struttura, del servizio o del prodotto turistico è affidata esclusivamente al testo, a immagini o altri strumenti ad esclusione della simbologia grafica. In questi casi l’informazione, più o meno dettagliata, in relazione al livello qualitativo delle politiche di accessibilità della struttura o del fornitore di servizi, viene generalmente inserita nel complesso delle informazioni standard. Nei siti internet di operatori che hanno scelto questa strategia comunicativa potrai trovare sezioni dedicate, ad esempio, alle voci: accessibilità, famiglia, soluzioni smart o filtri di ricerca specifici per la selezione di criteri quali: dimensioni minime delle camere, presenza di parcheggi dedicati o ancora disponibilità di attrezzature specifiche. Per approfondire ti invitiamo a visitare la sezione 3 del Modulo.