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Sezione 1 2
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Lecture4.1
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Quiz4.1
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Il quadro di riferimento
[…] a recent European survey (GfK – Growth from Knowledge – 2015) suggests that up to half of people with disability do not travel on holiday, due to a combination of lack of reliable information, lack of funds and previous bad experiences. Yet, the desire to travel remains with studies showing that it is not a person’s impairment that impedes their travel but a series of interpersonal, attitudinal structural constraints (Daniels et al., 2005; Darcy, 2003).
From: Accessible tourism futures: the world we dream to live in and the opportunities we hope to have – Eleni Michopoulou , Simon Darcy, Ivor Ambrose, Dimitros Buhalis Journal of Tourism Futures, Volume: 1 Issue: 3, 2015
Il testo di riferimento da cui vogliamo iniziare l’esplorazione del tema è quello pubblicato nel 2016 dall’organizzazione mondiale del turismo UNWTO: “Recommendation on Accessible information on tourism”, testo elaborato con la collaborazione della Fondazione ONCE (Organización Nacional de Ciegos Españoles) e di ENAT.
Il documento prende in esame gli elementi di base imprescindibili per l’accessibilità dell’informazione, individuando come macro obiettivo la trasmissione di un messaggio attendibile e decodificabile da parte di ognuno. Gli elementi evidenziati, che sono riassumibili come segue, sintetizzano in cinque punti le regole che, ognuno di noi, operando nel settore dell’informazione turistica, dovrebbe seguire.
Il primo elemento è relativo alle modalità di trasmissione dell’informazione.
Le strade possibili individuate dalle Raccomandazioni di UNWTO sono due, in sequenza, dove la prima ipotesi rappresenta la scelta d’elezione:
- includere le informazioni riguardanti l’accessibilità delle infrastrutture e dei servizi nei prodotti informativi di riferimento;
- fornire un riferimento in cui tali informazioni possano essere reperite.
Il secondo elemento evidenziato è relativo alla personalizzazione dell’informazione e al rapporto di comunicazione che, come abbiamo anticipato, deve essere inteso come atto sociale e reciproco di partecipazione. A questo proposito, il documento sottolinea la necessità di fornire un punto di contatto per consentire agli utenti di ottenere maggiori informazioni, inclusi messaggi personalizzati.
Il terzo elemento è relativo alla coerenza dell’informazione. Questo elemento è ovviamente rilevante in ogni tipo di comunicazione, ma lo è ancor di più quando essa si rivolge a persone i cui bisogni sono speciali e alle quali un’informazione errata può causare problemi difficilmente sormontabili. La coerenza dell’informazione implica un messaggio coerente su tutti i media e canali utilizzati, comprese le informazioni fornite online e di persona dallo staff, sia in loco, sia via telefono, sia via e-mail.
Il quarto elemento, strettamente connesso con il precedente, è relativo alla formazione del personale che deve essere preparato a rispondere con competenza alle domande relative all’accessibilità di una struttura, di un servizio o di un prodotto. Per l’approfondimento di questo punto vi invitiamo a ritornare, se necessario, al modulo 3.
L’ultimo elemento individuato dal documento è relativo all’aggiornamento regolare delle informazioni. Anche in questo caso il principio vale per ogni tipo di comunicazione e in particolare per l’informazione digitale: la frequenza degli aggiornamenti, ad esempio, è uno dei fattori determinanti per il concetto di usabilità dei siti internet.
Nota: l’usabilità misura il grado di facilità e soddisfazione con cui gli utenti si relazionano con l’interfaccia di un sito, che risulta quindi tanto più usabile, quanto più i principi alla base della progettazione si avvicinano alle aspettative del soggetto che interagisce con il sito.